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Riporto l’analisi trovata tra i tanti post sul web assolutamente condivisibile:
NOTTE FONDA SUL NAPOLI DI DE LAURENTIIS
Da Torino a Torino. In poco più di otto mesi il Napoli è passato da splendido dominatore del campionato a squallida controfigura di se stesso.
La squadra degli scontenti ha rovesciato in un solo girone di andata il suo destino, da protagonista in Italia e in Europa a triste comprimaria da parte destra della classifica, in un campionato mediocre e aVARariato come la serie A.
Un ciclo che poteva essere bellissimo non è mai cominciato, e oggi è chiaro che il Napoli deve ricominciare da zero e pensare fin da stasera alla prossima stagione, in cui quasi certamente non giocherà la Champions e rischia anche seriamente di rimanere fuori dall’Europa.
Le scelte estive, e a questo punto dobbiamo dire anche quelle in corso d’opera, di De Laurentiis hanno portato al totale disastro, e la sua responsabilità è gigantesca.
Naturalmente non possono essere assolti né i giocatori più rappresentativi né tantomeno i due allenatori, ma è chiaro che una squadra che schiera Juan Jesus titolare fisso, perché gli altri centrali sono più scarsi di lui, che ha come unica alternativa a centrocampo Cajuste e vende a gennaio Elmas senza averlo già sostituito, che fa giocare Politano e Kvara anche con una gamba sola perché mancano alternative sugli esterni d’attacco per la mancata sostituzione di Lozano, è in realtà una squadra poco competitiva e i risultati del campo lo hanno dimostrato ampiamente.
Se poi ci aggiungiamo anche le difficoltà evidenti dii Zielinski e di altri calciatori con la testa più al mercato che al campo, per una gestione manicomiale dei contratti e dei rinnovi, era purtroppo prevedibile che la situazione potesse difficilmente migliorare.
Il disastro di Garcia è stato evidente ed innegabile, ma oggi anche Mazzarri ha dimostrato di non avere la capacità di dare una mano alla squadra, con alcune scelte francamente illogiche, come la palla lunga per Raspadori nel primo tempo o il passaggio a cinque dopo lo svantaggio.
Ho simpatia per Mazzarri, è proprio per questo spero per il suo bene che si dimetta subito per non assumersi più responsabilità di quelle che gli toccano per un rendimento disastroso dal suo arrivo in avanti.
Le responsabilità più importanti, e di gran lunga, non possono infatti ricadere su di lui, e nemmeno su Garcia o sui calciatori, perché il colpevole oltre ogni ragionevole dubbio per quello che stiamo vedendo è uno solo: Aurelio De Laurentiis.
Il Presidente voleva dimostrare di poter vincere lo scudetto da solo, ma ha solo chiarito a tutti chi sono stati i veri artefici della vittoria dello scorso anno.
Distruggere il Napoli di Spalletti in sei mesi era un’impresa inimmaginabile a luglio, ma De Laurentiis ci è riuscito in scioltezza infilando una follia dietro l’altra.
È l’ora più buia per il Napoli da vent’anni a questa parte. Un inizio d’anno e una stagione che non meritavamo.
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